8. Appendice

 
 

I. La data della Cena

I testi di Qumran possono forse apportare una soluzione al vecchio problema della cronologia della cena e della Passione. Le difficoltà legate a questa cronologia  si risolvono infatti supponendo che Gesù, in aperta opposizione con i Sadducei e i Farisei, ha celebrato la Cena seguendo il calendario di Qumran. In base a questo calendario, la festa del Seder (la Cena) cade qualche giorno prima rispetto agli ambienti ufficiali di Gerusalemme. Si tenga presente che:

1) I giorni della settimana sono così classificati: 1 Domenica, 2 Lunedì, 3 Martedì, 4 Mercoledì, 5 Giovedì, 6 Venerdì, 7 Sabato.

2) La Pasqua si celebrava il 15 del primo mese dell’anno, cioè il 15 di Nisan. Tuttavia la festa cominciava la sera del 14 in cui si immolava l’agnello pasquale, il quale veniva consumata nella notte tra il 14 e il 15 di Nisan.

 

Dati relativi al calendario di Qumran

1) Secondo il Cantico per l’olocausto del Sabato, 4Q 400-407, i sabati del mese di Nisan (primo mese dell’anno) cadono il 4, 11, 18. Quindi, la Pasqua, il 15 di Nisan, cade un mercoledì.

2) Il calendario di Qumran è un calendario liturgico artificiale che non interferisce con il calendario luni-solare ufficiale.

 

Dati scritturistici

1) L’anno della morte di Gesù, la Pasqua cadeva un sabato (Gv 19,14 e 19,31). Non poteva che essere la Pasqua ufficiale dal momento che quella degli Esseni cadeva di mercoledì, cosa che si verificò negli anni 30 e 33. Ne deriva che la Pasqua degli Esseni si festeggiava tre giorni prima della Pasqua ufficiale.

2) Secondo il parere unanime degli evangelisti, la morte di Gesù avviene la vigilia di Pasqua (= la Preparazione = la Parasceve): Mat 27,62, Mc 15,42, Lc 23,54, Gv 18,28, 19,14,31,42. D’altra parte, i versetti di Giovanni non lasciano alcun dubbio sul fatto che si tratta della Pasqua ufficiale, cioè un sabato secondo 1). Ne deriva che Gesù è morto un venerdì.

3) Gesù ha mangiato l’agnello pasquale la vigilia di Pasqua (se è così che ci intende Gv 13,1-2).

È chiaro che, se in 2) e 3) si trattava della stesa Pasqua, Gesù sarebbe morto il pomeriggio della vigilia di Pasqua e avrebbe celebrato la Cena la sera di questa stessa vigilia, cosa che è contraddittoria.

La contraddizione viene meno se si suppone che:

a) in 3) si tratta della Pasqua ufficiale (ma ciò va da sé);

b) in 2) si tratta della Pasqua essenica, cioè Gesù ha seguito, per la cena, il calendario liturgico esseno. Questa ipotesi trova un sostegno nel fatto che la Cena ebbe luogo nella Sala alta (Mc 14,15) situata, secondo la tradizione, in pieno quartiere esseno di Gerusalemme.

Per maggiore chiarezza si può tracciare il seguente schema:

 

Calendario esseno

 

Calendario ufficiale

 

13

Lunedì

10

 

 

 

14

Martedì

11

 

Cena (la sera)

Pasqua essena

15

Mercoledì

12

 

Al sinedrio

 

16

Giovedì

13

 

da Pilato

 

17

Venerdì

14

 

Morte (8 aprile 30)

 

18

Shabbat

15

Pasqua ufficiale

Sepolcro

 

19

Domenica

16

 

Risurrezione

Se si adotta questa ipotesi, si vede che Gesù ha celebrato la Cena il martedì sera, è stato arrestato nella notte tra martedì e mercoledì, è stato portato davanti ai vari tribunali il mercoledì e il giovedì ed è morto il venerdì. È notevole il fatto che questa tradizione è attestata da una tradizione patristica che ha lasciato tracce fino al V secolo.

Presso i Sinottici, la cena si colloca il primo giorno degli Azimi: Mt 26,1,19; Mc 14,12,16; Lc 22,7,13. Se si intende con “primo giorno degli Azimi” il giorno stesso di Pasqua, Gesù avrebbe mangiato l’agnello pasquale il giorno stesso di Pasqua, ossia, secondo il calendario di Qumran, il mercoledì sera. Ciò accorcia di un giorno la durata del processo.

In definitiva, tutto avviene come se

1) i versetti relativi alla Passione seguano il calendario ufficiale;

2) i versetti relativi alla Cena, cioè una faccenda privata, seguano il calendario di Qumran.

 

 
 

II. La data di Natale

Secondo un’opinione diffusa  la data del 25 dicembre per Natale sarebbe stata il risultato della sostituzione, sotto Costantino, della festa romana del Sol Invictus al solstizio d’inverno di fine dicembre, da parte del cristianesimo. Un’altra teoria vi vede la cristianizzazione dei Saturnali romani. Queste teorie sono state rimesse in discussione dalla scoperta del calendario di Qumran. Ecco di cosa si tratta.

I sacerdoti cui spettava il servizio del Tempio di Gerusalemme erano divisi n ventiquattro classi sacerdotali (1Cr 24,1-28) e ogni classe assicurava il suo servizio due volte all’anno, ogni volta per la durata di una settimana. Zaccaria, il padre di Giovanni Battista, era della classe di Abìa (Lc 1,5) e, nel racconto di Luca, viene precisato che l’angelo gli apparve mentre era di servizio.

Ora, un frammento di Qumran fornisce delle precisazioni molto interessanti: in 4Q 320-330, si trova il calendario del sevizi del Tempio, il quale specifica, per ogni settimana dell’anno, la classe sacerdotale che deve assicurare il servizio. Si viene a sapere che la classe di Abìa assumeva il proprio servizio, nel primo anno del ciclo di sei anni:

il terzo mese dell’anno (siwan), nella settimana dall’ 8 al 14;

l’ottavo mese dell’anno (heshwan), nella settimana dal 24 al 30.

Quest’ultima data cade alla fine di settembre e non c’è quindi da sorprendersi nel venire a sapere che il calendario bizantino festeggi la concezione di Giovanni Battista il 23 settembre; sarebbe dunque nato nove mesi più tardi, cosa che ci porta verso il 24 giugno, che è proprio la festa di San Govanni Battista.

Infine, viene precisato in Lc 1,26 che l’Annunciazione ha avuto luogo sei mesi prima della concezione di Giovanni Battista; in altri termini, la concezione di Gesù ha avuto luogo sei mesi dopo quella di san Giovanni: Gesù dunque è nato sei mesi dopo Giovanni Battista; sei mesi dopo il 24 giugno ci porta verso il 25 dicembre.

 

home