Qumran: 5. Il Maestro di giustizia

Cinquant’anni prima della scoperta dei manoscritti di Qumran, Salomon Schechter aveva trovato nella collezione della Gheniza de Il Cairo (conservata nella biblioteca di Cambridge) un manoscritto conosciuto con il nome di Documento di Damasco (CD). Quest’opera, di cui sono stati scoperti altri frammenti nel 1950 nella Grotta 4, descrive in che modo Dio ha salvato un “resto d’Israele” dalla distruzione e come gli abbia inviato un “Maestro di Giustizia” per condurlo sul “cammino del Suo cuore” (CD I 11). La denominazione di “Maestro di Giustizia” (Moreh Ha Tsedeq) ha delle radici bibliche (Gioele, 2,23). Questo Maestro è certamente un personaggio storico, ma il suo nome reale non viene menzionato. Anche il commento di Abacuc parla di questo personaggio opponendogli il Sacerdote empio. Il Documento de Damasco racconta poi che il gruppo degli eletti ha sopportato grandi sofferenze e ha finito per emigrare con il suo capo alla volta della “Terra de Damasco” dove fu creata la “Nuova Alleanza” regolata da un codice di leggi molto rigorose. Dopo la scoperta della Regola della comunità (1QS), si è subito stabilito un collegamento legame con il Documento di Damasco e si è formulata l’ipotesi che la Comunità della Regola altro non era che quella fondata dal Maestro di Giustizia.

 
Curriculum vitae del Maestro di Giustizia
A partire dalle allusioni che compaiono nel Documento de Damasco, nel Commento a Abacuc e in quello di Nahum, si può stabilire il seguente quadro:
a) Il Maestro si oppose ai tre re-sacerdoti asmonei che non appartenevano alla dinastia davidica e che quindi detenevano il potere illegittimamente.
b) Fu esiliato da Gerusalemme e si rifugiò a Damasco dove fondò la “Nuova Alleanza” (CD VII 18-20). I suoi discepoli, sia a Damasco sia al loro ritorno il Giudea, riunirono gli scritti del Maestro che starebbero alla base della Regola della Comunità.
c) Conobbe verosimilmente una fine tragica (verso il 110 a.C.), vittima del “Sacerdote empio” dal quale fu braccato (Comm. ai Salmi, 4 Q 171, IV 6-7) e forse ucciso (1Q p Hab XI 4-5).
 

Tentativo di identificazione (E. Puech). — Nella lista dei Sommi sacerdoti in Flavio Giuseppe (Ant. Jud. XX, 237) vi è una lacuna di sette anni: nessuno Sommo sacerdote viene segnalato tra il 159 a.C. e il 152 (il Sommo sacerdote Alcimo = Jakim morto nel 159 viene sostituito soltanto dopo sette anni, da Jonathan Maccabeo). Secondo E. Puech, il Sommo sacerdote in carica in questo intervallo di tempo sarebbe stato il Maestro di Giustizia, il cui nome sarebbe stato colpito da una damnatio memoriae. Sarebbe stato cacciato nel 152 da Jonathan Maccabeo, il quale sarebbe di conseguenza il Sacerdote empio. Il nome del Maestro di Giustizia sarebbe Simone III, in virtù di una regola che voleva che gli stessi nomi ritornassero periodicamente.

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