2. Metodi sincronici e metodi diacronici

Il punto di partenza dell'analisi, tanto con i metodi sincronici che con quelli diacronici, è il testo nella sua forma finale, attuale. Il punto di partenza è, dunque, sempre sincronico.

 

Metodi sincronici

m         analisi strutturale

 

analisi strutturale

fase a: individuazione / delimitazione del testo parziale

fase b: suddivisione à segmentazione del testo parziale individuato nella fase a

m         analisi narrativa

m         analisi semantica

 

Metodi diacronici

m         critica testuale

m         critica storica

m         critica letteraria

m         critica delle tradizioni

m         critica delle fonti

m         critica delle forme e dei generi letterari

m         critica della redazione e della composizione

m         critica della tradizione

m         ricerca dell'ambito vitale (Sitz im Leben)

 

Metodi “acronici”

m         metodi strutturalisti

La prospettiva “acronica” è rappresentata dai metodi strutturalisti dei quali diamo solo un breve cenno. L’attenzione della prospettiva strutturalista considera il linguaggio e il testo in sé come un complesso di strutture linguistiche, narrative o mitiche. Sono tali strutture l’oggetto della ricerca degli esegeti strutturalisti, poco rileva, perché in sostanza non raggiungibile, l’intenzione dell’autore. Estremizzando si può dire che, nella prospettiva strutturalista, è l’autore che viene manipolato dalle strutture più di quanto l’autore non manipoli le strutture stesse.

 
     
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