4.1. Scheda di lavoro
Le tappe dell'analisi narrativa: In modo sintetico riassumiamo un interessante esempio di griglia[1] per l'analisi narrativa. Riconosceremo alcune fasi già incontrate nell’analisi strutturale e le segnaleremo tra parentesi.
a) indagine intradiegetica: all'interno del racconto 1. identificare l'unità da esaminare in riferimento al contesto (Analisi strutturale fase a: individuare e delimitare un testo parziale.)
2. individuare la struttura narrativa generale[2]: prologhi / sequenze narrative / epiloghi (Analisi strutturale fase b2) segmentare il testo parziale individuato nella fase a) in base dei divisori di testi narrativi) Riteniamo che il punto 2. debba essere integrato da qualche considerazione sulla “prospettiva testuale”. In un testo può essere espressa:
Esistono modelli molto raffinati per l’analisi della prospettiva testuale elaborati specificamente per i testi biblici narrativi. Riportiamo alla fine del capitolo il “modello per l’analisi della prospettiva testuale” di Ellen van Solde e José Sanders. Può bastare, all’inizio, individuare:
3. individuare lo svolgersi dell'azione: inizio / svolta / azione trasformatrice / risoluzione / conclusione
4. identificare la gestione dei personaggi : inventario / gerarchia / caratterizzazione / sentimenti (simpatia, antipatia ...) (Analisi strutturale: divisori in testi narrativi personaggi: entrata / uscita dalla scena dei personaggi // introduzioni al discorso)
5. identificare l'ambientazione: epoca, geografia, contesto sociale, contesto religioso, ambiente etnico-nazionale (Queste informazioni si possono ricavare da testi che trattano specificamente l’ambiente storico culturale dell’Antico Testamento e/o del Nuovo Testamento, dalle introduzioni, dai commentari)
6. determinare la tensione temporale del racconto: tempo della storia / tempo del racconto individuare come il narratore gestisce il tempo del racconto: parti, scene, ellissi, ritmi, analessi e prolessi (Analisi strutturale: divisori in testi narrativi: indicatori di divisione del tempo) Riteniamo che il punto 6. vada integrato: 6a. determinare della tensione spaziale del racconto: individuare come il narratore gestisce i luoghi del racconto: spostamenti nello spazio / ellissi spaziali. Ellissi temporali e spaziali sono strettamente connessi. (à Analisi strutturale: divisori in testi narrativi:indicatori di rappresentazione dello spazio)
b) indagine extradiegetica: all'esterno del racconto
1. individuare il sistema di valori / ideologia del narratore:
(chiose, argomento scritturale, spiegazione, traduzione, giudizi su persone / azioni ...)
2. identificare la figura del lettore implicito
3. collocare il racconto nel contesto più ampio Applichiamo l’analisi narrativa a Mc 1:21-28 Terremo conto di ciò che abbiamo già fatto applicando al nostro testo l’analisi strutturale. a) indagine intradiegetica: all'interno del racconto 1. identificare l'unità da esaminare in riferimento al contesto (Analisi strutturale fase a: individuare e delimitare un testo parziale.) Il testo parziale è già stato individuato e delimitato nella fase a) dell’analisi strutturale: Mc 1:21-28 2. individuare la struttura narrativa generale[3]: prologhi / sequenze narrative / epiloghi ... (à Analisi strutturale fase b2) segmentare il testo parziale individuato nella fase a) in base dei divisori di testi narrativi) Dopo la suddivisione e la segmentazione (avvenuta in riferimento a indicatori di divisione di testi narrativi) si è evidenziata la seguente struttura:
In riferimento alla scena centrale è possibile individuare tre sequenze narrative minori, il dialogo tra l’indemoniato – spirito immondo e Gesù può essere suddiviso, a sua volta, in due sotto-sequenze. Ecco il risultato della ulteriore segmentazione; in corsivo abbiamo evidenziato la “prospettiva testuale”: Microstruttura della scena centrale
3. individuare lo svolgersi dell'azione: inizio / svolta / azione trasformatrice / risoluzione / conclusione. Ecco lo schema
4. identificare la gestione dei personaggi : inventario / gerarchia / caratterizzazione / sentimenti (simpatia, antipatia ...) inventario: Gesù, indemoniato – spirito immondo, folla (si tratta di un personaggio collettivo) gerarchia: protagonista: Gesù / antagonista: spirito immondo / personaggio di contorno: folla caratterizzazione: Gesù autorevole / calmo e sicuro di sé // spirito immondo: arrogante / consapevole della sua inferiorità / riconosce la superiorità di Gesù // folla: aperta / benevola nei confronti di Gesù. 5. identificare l'ambientazione: epoca, geografia, contesto sociale, contesto religioso, ambiente etnico-nazionale (cfr. commentari o testi generali / specifici sui vari argomenti): m epoca: il tempo della missione di Gesù. m geografia: Galileaà nei pressi del lago di Tiberiadeà Capernaumà la sinagoga. m contesto sociale: città: artigiani – pescatori. m contesto religioso: ebraismo / convinzioni e credenze sui demoni ambiente etnico-nazionale: Palestina / Galilea (fortemente decentrata rispetto a Gerusalemme) area di cultura e religione ebraica al confine con la Samaria e con la Decapoli.
6. determinare la tensione temporale del racconto: tempo della storia (tempo raccontato) / tempo del racconto (tempo raccontante) m individuare come il narratore gestisce il tempo del racconto: parti, scene, ellissi, ritmi, analessi e prolessi. Il tempo della storia (il tempo raccontato) è quello che ci interessa ai fini pratici della nostra analisi: la narrazione può recuperare informazioni dal passato (analessi) o anticiparle prendendole da un tempo seguente a quello del racconto (prolessi), può saltare e riprendere il filo narrativo in un tempo successivo (ellissi temporale). m tempo della storia: scorre in modo continuo senza ellissi / mancano ellissi, analessi, prolessi. m tempo del racconto: è decisamente (come di norma) più breve a quello rappresentato nel tempo della storia. 6a. determinare della tensione spaziale del racconto: m individuare come il narratore gestisce i luoghi del racconto: spostamenti nello spazio / ellissi spaziali: non ci sono ellissi temporali; tutto il racconto si svolge all’interno della sinagoga.
modello per l’analisi della prospettiva testuale (Ellen van Solde & José Sanders)
[1] Da J.-N. Aletti, L'arte di raccontare Gesù Cristo, Queriniana, Brescia 1991. [2] Si tratta in sostanza di un'analisi strutturale che privilegia la prospettiva del testo in quanto narrazione. [3] Si tratta in sostanza di un'analisi strutturale che privilegia la prospettiva del testo in quanto narrazione. |
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