Bible de David
Martin, 1696 (1707, 1744) |
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David Martin (1639-1721), nato a Revel (Francia)
ma rifugiatosi in Olanda, su richiesta del sinodo delle
chiese valloni francofone, pubblica il Nuovo Testamento
rivisto della Bible de Genève. Nel 1707 pubblica una
revisione integrale della stessa Bible de Genève, sempre
per le chiese valloni. Nel 1744 Pierre Roques pubblica
una edizione leggermente rivista della Bible de David
Martin.
Nell'immagine a sinistra,
il frontespizio della Bible de Martin
(edizione del 1744) |
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Bible de
Jean-Frédéric Ostervald, 1744 |
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Lo svizero
Jean-Frédéric Ostervald (1663-1747) pubblica
un'edizione completamente rivista della Bible de Martin
/ Genève. Ostervald compie una parte dei suoi studi in
Francia, poi ritorna nella natia Neuchâtel dove esercita
il ministero pastorale fino alla morte. Più volte
rivista (l'ultima nel 1996), la Bibbia Ostervald è
caratterizzata, fin dall'origine, da una notevole
vivacità linguistica. Si tratta della "grande"
traduzione francese della seconda metà del XVIII e di
tutto il XIX secolo.
Nell'immagine a sinistra,
il frontespizio della Bible de Ostervald |
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Bible de Louis
Segond, 1871, 1880 |
Il frontespizio della Bible de Louis Segond |
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Nel 1865 Louis Segond
(1810-1885), professore di teologia alla Facoltà di
Ginevra, firma un contratto per portare a termine la
traduzione dell'AT in sei anni. Egli produce una
traduzione abbastanza originale e molto chiara,
specialmente per quanto riguarda i Profeti. L’Antico
Testamento viene pubblicato nel 1874, mentre il Nuovo
testamento vede la luce nel 1880. L'intera Bibbia viene
pubblicata per la prima volta a Oxford nel 1880. Poche
traduzioni della Bibbia hanno conosciuto un successo
così folgorante: pubblicata contemporaneamente a Oxford,
Parigi, Losanna, Neuchâtel e Ginevra, tra il 1880 3 il
1910 ne vennero prodotte 300.000 copie. Ancora oggi, è
la versione francese della Bibbia più diffusa e
richiesta.
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3. Tedesco |
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Luther Bibel,
1522-1534 |
Il frontespizio della Bibbia di Lutero
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Insieme alla King James,
è la più famosa traduzione della Bibbia in lingua
moderna. Pur non essendo la prima traduzione in tedesco,
è la prima che è stata condotta sui testi originali e
non sulla Vulgata. Iniziata nel 1521 (quando
Lutero si trovava nella Wartburgh), nel settembre 1522
veniva terminato il Nuovo Testamento (Septembertestament).
La traduzione dell'Antico Testamento inizio nel 1523 e
occupò Lutero per il resto della vita (1546). La
traduzione completa biblico vide infine la luce a
Wittenberg nel 1534, in 6 volumi, col titolo Biblia,
das ist die gantze Heilige Schrifft Deudsch, a cura
dell'editore Hans Lufft. Fino al 1546 il testo ebbe 10
edizioni, contenenti continue modifiche e
perfezionamenti.
Per il testo del NT, Lutero
si servì del testo di Erasmo (2 edizione), mentre per il
testo ebraico si basò sulla Bibbia di Berlino, stampata
a Brescia nel 1494 (si trattava di una revisione della
Bibbia di Soncino).
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4. Italiano |
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Bibbia Malermi,
1471 - Bibbia Jensoniana, 1471 |
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La prima edizione a stampa
dell'intera Bibbia è curata dal tipografo veneziano
Wendelin (Vandelino); viene pubblicata nell'agosto del
1471 con la traduzione di Nicolò Malermi, monaco
camaldolese. Nonostante non si tratti di una traduzione
molto originale, ebbe comunque un ampio successo, come
dimostra l'alto numero di ristampe.
Sempre nel 1471, ma in
ottobre, viene pubblicata la cosiddetta Bibbia
Jensoniana (si pensa che il nome derivi dallo
stampatore).
Nell'immagine a sinistra,
una pagina della Bibbia del Malermi |
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Bibbia
Brucioli, 1532 |
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Nel 1532 compare presso
Lucantonio Giunta, stampatore veneziano, la famosa
traduzione del toscano Antonio Brucioli, il quale
afferma, esagerando un po', di aver tradotto dai testi
originali.
Questa traduzione, più volte ristampata fino al 1559
quando fu condannata da papa Paolo IV e messa
all'Indice, fu alla base di gran parte delle edizioni
italiane successive, utilizzata da fra Zaccaria da
Firenze nel 1536, e nel 1538 da Santi Marnochino,
entrambi domenicani.
Cfr. in proposito
La
bibbia nel 500: edizioni, interpretazioni, censure
(Istituto nazionale di studi sul rinascimento).
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Bibbia Diodati,
1607, 1641 |
Il frontespizio della Bibbia Diodati
(ed. del 1607) |
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Giovanni Diodati,
nato nel 1576, discendente di una delle famiglie che
avevano lasciato Lucca nel Cinquecento per motivi di
religione e che si erano trasferite a Ginevra, venne
nominato a 21 anni professore di lingua ebraica
all'Accademia ginevrina. La passione per le lingue
bibliche ha come frutto una prima traduzione della
Bibbia che appare nel 1607 a Ginevra. Approfondendo le
conoscenze filologiche e affinando gli strumenti,
corregge e migliora il suo testo esercitandosi, per
esempio, nella traduzione in metrica dei Salmi da
cantarsi nella sua piccola comunità italiana. Il frutto
di questo gigantesco lavoro sarà l'edizione definitiva
del 1641 che risulterà di formato maggiore rispetto alla
prima, arricchita da note esplicative e rinvii a testi
paralleli con, all'inizio dei capitoli, un breve sunto
della materia, includendo anche gli apocrifi considerati
testo non di autorità canonica ma lettura di
edificazione.
La
traduzione del Diodati, impostasi per le sue qualità
letterarie e la sua ricchezza di pensiero, diventò la
Bibbia degli evangelici italiani dal XVII secolo in poi.
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Bibbia Martini,
1769 |
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A distanza di due secoli dal
Concilio di Trento che, di fatto, aveva proibito la
lettura in volgare della Bibbia, l'abate Antonio
Martini, anche su invito del papa Benedetto XIV,
tradusse la Bibbia in italiano. Si tratta di una
traduzione condotta sulla Vulgata e non sui testi
originali; ciononostante, questa traduzione, premiata
anche dall'Accademia della Crusca, ebbe grande successo.
Nell'immagine a sinistra,
il frontespizio della Bibbia Martini |
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