La Bibbia nelle letterature del mondo

di Luciano Zappella

tratto da: Bibbia ieri e oggi 3, Luglio-Agosto 2017 pp. 50-53 (per gentile concessione)

 
     

Che molti scrittori e scrittrici, nel corso dei secoli, abbiano intinto la propria penna nel calamaio biblico è prassi nota e assai antica (lo stesso si può dire per la pittura e la musica). Più recente, sebbene già ampiamente indagata, è la sottolineatura del carattere letterario della Bibbia, del fatto cioè che la parola di Dio è veicolata da testi dotati di una estetica costitutiva (il padre di tale approccio è stato Luis Alonso-Schökel). E proprio la letterarietà della Bibbia mette al riparo dal letteralismo perché obbliga il lettore a quel corpo a corpo con il testo (il tête à texte) da cui sprigionano le tante scintille del senso.

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