Riscrivere il Cristo. L'infanzia di Gesù di J.M. Coetzee


 

di Luciano Zappella


tratto da:
 Il mondo della Bibbia, 128 Giugno-Agosto 2015, pp. 56-59 (per gentile concessione)


Gesù è senza ombra di dubbio il personaggio letterario più famoso di tutti i tempi. Lo è in quanto protagonista assoluto delle narrazioni evangeliche e in quanto oggetto di infinite riscritture letterarie (per non parlare di quelle cinematografiche). Al di là infatti della sterminata serie di saggi sulla cosiddetta «questione del Gesù storico», si contano a centinaia i romanzi che, con vari accenti e diversi esiti, lo vedono al centro della narrazione. E ciò non a caso, in quanto nel “personaggio” Gesù si ritrova il massimo dell’umanità unita al massimo della divinità, un connubio che per tanti scrittori e scrittrici rappresenta una sollecitazione irresistibile. Del resto, «la letteratura che narra la vita di Gesù non è un sottoprodotto delle scienze religiose né una catechesi addomesticata». In questo senso, L’infanzia di Gesù di John Maxwell Coetzee, premio Nobel nel 2003, rappresenta un chiaro esempio di quali inattesi spunti narrativi possa offrire la figura di Gesù.

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