4. Le traduzioni moderne: XV-XIX secolo

Presentiamo qui le principali traduzioni moderne (inglese, francese, tedesco, italiano) della Bibbia in nel periodo successivo all'invenzione della stampa
         
TRADUZIONI INGLESI
                                                                                                                                               
Tydale's New Testament, 1525
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Frontespizio e prima pagina della traduzione del NT di W. Tyndale del 1534
© The British Library Board
 
La prima traduzione del NT in inglese fu la traduzione di William Tyndale, stampata probabilmente da Peter Schoeffer a Worms, nel 1525. Della prima edizione esiste solo una copia completa, dal momento che, a causa di questa traduzione, Tyndale fu condannato dai vescovi inglesi e tutte le copie furono bruciate. Lo stesso Tyndale fu condannato per eresia e messo al rogo nel 1536. La sua traduzione, condotta sui testi originali, fu influenzata dalla Vulgata, dalla traduzione tedesca di Lutero e da quella di Erasmo.
Si tratta di un'opera fondamentale perché si pone come modello linguistico per le traduzioni successive.   
Per ulteriori dettagli, si veda il sito della Tyndale Society.           
   
 
Coverdale Bible, 1525 - Matthew Bible 1537
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una pagina del libro di Esdra della Coverdale Bible.
 
Una pagina della editio princeps della Bibbia in inglese tradotta da Miles Coverdale. Stampata probailmentge a Zurigo, questa traduzione, più che dei testi originali, risente molto della versione di Tyndale, della traduzione di Lutero, del testo svizzero-tedesco di Zwingli e della versione latina si Sante Pagnini. La versione di Coverdale comprende anche i Deuterocanonici.
Da notare che il libro dei Salmi di questa versione è ancora usato dalla chiesa anglicana (episcopaliana) nel Book of Common Prayer.
Nel 1537, Thomas Matthew (pseudonimo di John Rogers) pubblicò la prima Bibbia inglese autorizzata da Enrico VIII. Si tratta comunque della stesso testo del Tyndale.
 
Great Bible, 1539-40 / Bishop's Bible 1568
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Great Bible, con l'inzio del Vangelo di Matteo
 
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Bishop's Bible, con l'inizio del Vangelo di Luca
         
Pubblicata nel 1539-40, la Great Bible è una revisione fatta da Coverdale della Matthew's Bible del 1537, corretta con l'ausilio della traduzione del Nuovo testamento di Sebastiano di Münster, la versione del Nuovo testamento di Erasmo, la Vulgata, e altre fonti. Dal momento che Coverdale lavorò sotto il patrocinio di Thomas Cromwell (consigliere di Enrico VIII), questa versione viene talvolta chiamata Cromwell's Bible. Viene definita anche Cranmer's Version, a motivo dell'aggiunta di un prologo scritto da Thomas Cranmer nel 1540.
La Bishops Bible è la seconda Bibbia ufficiale della Chiesa Anglicana. Si tratta di una revisione della Great Bible del 1539. Un'ulteriore revisione porterà alla King James Bible del 1611.
 
Geneva Bible, 1560                                                                                                                               
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il frontespizio della Geneva Bible.
 
La cosiddetta Geneva Bible, in piccolo e maneggevole formato, fu prodotta dai protestanti rifugiati in Svizzera, dopo la la persecuzione in Inghilterra durante il regno di Maria Stuart. E' la prima Bibbia inglese a usare la divisione in versetti e la prima ad essere stampata con i caratteri latini non più quelli gotici.
Questa Bibbia venne usata soprattutto dai Puritani e portata in America
Talvolta viene chiamata Breeches Bible, per via della traduzione di Genesi 3,7: "they [Adam and Eve] knewe that they were naked, and they sewed fig tre leaues together, and made them selues breeches."
           
Douai-Reims Bible, 1582-1610                                                                                                           
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Una pagina della lettera ai Filippesi della Douai-Reims Bible.
 
Pubblicata tra il 1582 (Nuovo Testamento) e il 1609 (intera Bibbia) è ancora oggi la Bibbia cattolica ufficiale di lingua inglese. Fu realizzata da ecclesiastici inglesi presso l’università francese di Douai, in seguito traferitisi a Reims, sotto la supervisione di gregory Martin e William Allen. La traduzione dipende moltissimo dalla Vulgata, tanto che ne risulta uno stile inglese poco elegante e pieno di latinismi.
 
King James Bible, 1611
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Il frontespizio della King James Bible del 1611
 
Considerata la Bibbia inglese per eccellenza, la King James Version fu commissionata dal re Giacomo I di Scozia (1603-25) e pubblicata nel 1611. Rappresenta la Versione Ufficiale (Authorized Version) della Chiesa anglicana.
La traduzione, alla quale lavorarono ben 45 studiosi provenienti da Oxford, Cambridge e Westminster, fu condotta sui testi originali: testo masoretico per l'Antico Testamento e textus receptus per il Nuovo, mentre i libri pseudoepigrafici (o deuterocanonici) vennero tradotti dai LXX.
Dal punto di vista linguistico, la King James confermò gran parte della Tyndale ed ebbe un effetto straordinario sulla letteratura di lingua inglese. Data la sua importanza, ha subito un numero altissimo di revisioni (l'ultima è del 2006).
Per approfondire, vedi qui (testo inglese).
Per una panoramica completa delle traduzioni inglesi e americane fino ad oggi, vedi qui (testo inglese).
 
         
TRADUZIONI FRANCESI

                                                                                                                                           
Bible de Olivetan, 1535
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Il frontespizio della Bibbia di Olivetano del 1535
         
Pierre-Robert Olivetan (1506-1538), pseudonimo di Louis Olivier (Olivetanus è la forma latina), nasce a Noyon ed è cugino di Calvino che lo inizia all'evangelo. Pubblica a Serrières (Svizzera, cantone di Neuchâtel), presso lo stampatore Pierre de Wingle una Bible in francese su richiesta dei Valdesi italiani e di Farel. Si tratta della prima traduzione completa della Bibbia in francese a partire dai testi originali. Questa traduzione fece seguito al cosiddetto "incontro di Chanforans" (vicino a Torre Pellice, in provincia di Torino) del 1532, tra il Sinodo Valdese e i riformatori di Ginevra Farel e Saunier. Il testo è preceduto da una prefazione in latino di Giovanni Calvino.
Questa traduzione venne rivista più volte. La prima (1536-38) dallo stesso Olivetano che introdusse per la prima volta il termine "Eterno" per tradurre il tetragramma sacro; le altre volte da Calvino: nel 1540 (è la cosiddetta Bibbia della spada), nel 1551 e nel 1560.
Da ricordare anche che nel 1553, Robert Estienne (Stephanus) pubblica la Bibbia dell'Olivetano con la numerazione dei versetti da lui stesso introdotta nel suo Nuovo Testamento greco del 1551.
 
Bible de Sebastien Catsellion, 1555
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Sébastien Castellion
         
Sébastien Castellion (1515-1563), teologo e biblista protestante, realizza una traduzione della Bibbia utilizzando un linguaggio molto comprensibile dando prova anche di una certa audacia. Inventa neologismi per rendere meglio nel francese del suo tempo certe espressioni idiomatiche tipiche delle lingue bibliche. La sua traduzione potrebbe essere definita in francese corrente. Non a caso, la sua traduzione fu condannata da Calvino.
         
Bible de Genève, 1588
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Théodore de Bèze (1519-1605), discepolo e successore di Calvino a Ginevra, compie una revisione della Bible de l'Epée (vedi sopra) dando vita alla Bible de Genève. E' uno dei testi più importanti per i protestantesimo di lingua francese, come testimoniano le numerose ristampe: La Rochelle 1606, Saumur 1614, Sedan 1633, Amsterdam 1635, Parigi 1652.
 
Bible de port Royal, 1667, 1672-1693                                                                                                 
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Il frontespizio del NT di Mons.
Si noti l'assenza dell'autore e l'editore fittizio.
 
Intorno all'abazia di Port-Royal non si pratica solo il latino, ma anche il greco e l'ebraico. Nel 1653, Antoine le Maître, termina di tradurre, a partire dalla Vulgata, i Vangeli e l'Apocalisse. Una piccola cerchia di studiosi, tra cui Blaise Pascal il il fratello di Antoine le Maître, Isaac Lemaître de Sacy, si incaricano di completare la traduzione confrontandola con il testo greco. L’opera compare nel 1667, senza il nome dell'autore e con un editore fittizio. Questo NT detto «di Mons» conosce un successo straordinario (5000 copie in sei mesi!).
Per contrastare l'autorità del NT di Mans, molti vescovi ne proibiscono la lettura e lo stesso papa Clemente IX minaccia la scomunica per coloro che se faranno uso. Ciononostante, Sacy si dedica alla traduzione dell'Antico Testamento. Incarcerato nel 1666, grazie ai suoi legami con il movimento giansenista e con l'abbazia di Port-Royal, prosegua il suo lavoro anche durante i due anni trascorsi alla Bastiglia. La sua Bibbia viene pubblicata in libri separati tra il 1672 e il 1693. La Bibbia di Sacy è stata ristampata più volte ed è ancora oggi disponibile nelle edizioni dei classici della letteratura francese.
         
 
Bible de David Martin, 1696 (1707, 1744)
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il frontespizio della Bible de Martin (edizione del 1744)
 
David Martin (1639-1721), nato a Revel (Francia) ma rifugiatosi in Olanda, su richiesta del sinodo delle chiese valloni francofone, pubblica il Nuovo Testamento rivisto della Bible de Genève. Nel 1707 pubblica una revisione integrale della stessa Bible de Genève, sempre per le chiese valloni. Nel 1744 Pierre Roques pubblica una edizione leggermente rivista della Bible de David Martin.
 
Bible de Jean-Frédéric Ostervald, 1744
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il frontespizio della Bible de Ostervald
 
Lo svizero Jean-Frédéric Ostervald (1663-1747) pubblica un'edizione completamente rivista della Bible de Martin / Genève. Ostervald compie una parte dei suoi studi in Francia, poi ritorna nella natia Neuchâtel dove esercita il ministero pastorale fino alla morte. Più volte rivista (l'ultima nel 1996), la Bibbia Ostervald è caratterizzata, fin dall'origine, da una notevole vivacità linguistica. Si tratta della "grande" traduzione francese della seconda metà del XVIII e di tutto il XIX secolo.
 
Bible de Louis Segond, 1871, 1880
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Il frontespizio della Bible de Louis Segond
Nel 1865 Louis Segond (1810-1885), professore di teologia alla Facoltà di Ginevra, firma un contratto per portare a termine la traduzione dell'AT in sei anni. Egli produce una traduzione abbastanza originale e molto chiara, specialmente per quanto riguarda i Profeti. L’Antico Testamento viene pubblicato nel 1874, mentre il Nuovo testamento vede la luce nel 1880. L'intera Bibbia viene pubblicata per la prima volta a Oxford nel 1880. Poche traduzioni della Bibbia hanno conosciuto un successo così folgorante: pubblicata contemporaneamente a Oxford, Parigi, Losanna, Neuchâtel e Ginevra, tra il 1880 3 il 1910 ne vennero prodotte 300.000 copie. Ancora oggi, è la versione francese della Bibbia più diffusa e richiesta.
 
 
TRADUZIONI TEDESCHE
 
Luther Bibel, 1522-1534
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Il frontespizio della Bibbia di Lutero
Insieme alla King James, è la più famosa traduzione della Bibbia in lingua moderna. Pur non essendo la prima traduzione in tedesco, è la prima che è stata condotta sui testi originali e non sulla Vulgata. Iniziata nel 1521 (quando Lutero si trovava nella Wartburgh), nel settembre 1522 veniva terminato il Nuovo Testamento (Septembertestament). La traduzione dell'Antico Testamento inizio nel 1523 e occupò Lutero per il resto della vita (1546). La traduzione completa biblico vide infine la luce a Wittenberg nel 1534, in 6 volumi, col titolo Biblia, das ist die gantze Heilige Schrifft Deudsch, a cura dell'editore Hans Lufft. Fino al 1546 il testo ebbe 10 edizioni, contenenti continue modifiche e perfezionamenti.
Per il testo del NT, Lutero si servì del testo di Erasmo (2 edizione), mentre per il testo ebraico si basò sulla Bibbia di Berlino, stampata a Brescia nel 1494 (si trattava di una revisione della Bibbia di Soncino).
 
 
TRADUZIONI ITALIANE
 
Bibbia Malermi, 1471 - Bibbia Jensoniana, 1471
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una pagina della Bibbia del Malermi
 
La prima edizione a stampa dell'intera Bibbia è curata dal tipografo veneziano Wendelin (Vandelino); viene pubblicata nell'agosto del 1471 con la traduzione di Nicolò Malermi, monaco camaldolese. Nonostante non si tratti di una traduzione molto originale, ebbe comunque un ampio successo, come dimostra l'alto numero di ristampe.
Sempre nel 1471, ma in ottobre, viene pubblicata la cosiddetta Bibbia Jensoniana (si pensa che il nome derivi dallo stampatore).
 
Bibbia Brucioli, 1532
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Nel 1532 compare presso Lucantonio Giunta, stampatore veneziano, la famosa traduzione del toscano Antonio Brucioli, il quale afferma, esagerando un po', di aver tradotto dai testi originali. Questa traduzione, più volte ristampata fino al 1559 quando fu condannata da papa Paolo IV e messa all'Indice, fu alla base di gran parte delle edizioni italiane successive, utilizzata da fra Zaccaria da Firenze nel 1536, e nel 1538 da Santi Marnochino, entrambi domenicani.
Cfr. in proposito La bibbia nel 500: edizioni, interpretazioni, censure (Istituto nazionale di studi sul rinascimento).
 
Bibbia Diodati, 1607, 1641
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Il frontespizio della Bibbia Diodati
(ed. del 1607)
 
Giovanni Diodati, nato nel 1576, discendente di una delle famiglie che avevano lasciato Lucca nel Cinquecento per motivi di religione e che si erano trasferite a Ginevra, venne nominato a 21 anni professore di lingua ebraica all'Accademia ginevrina. La passione per le lingue bibliche ha come frutto una prima traduzione della Bibbia che appare nel 1607 a Ginevra. Approfondendo le conoscenze filologiche e affinando gli strumenti, corregge e migliora il suo testo esercitandosi, per esempio, nella traduzione in metrica dei Salmi da cantarsi nella sua piccola comunità italiana. Il frutto di questo gigantesco lavoro sarà l'edizione definitiva del 1641 che risulterà di formato maggiore rispetto alla prima, arricchita da note esplicative e rinvii a testi paralleli con, all'inizio dei capitoli, un breve sunto della materia, includendo anche gli apocrifi considerati testo non di autorità canonica ma lettura di edificazione.
La traduzione del Diodati, impostasi per le sue qualità letterarie e la sua ricchezza di pensiero, diventò la Bibbia degli evangelici italiani dal XVII secolo in poi.
 
Bibbia Martini, 1769
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A distanza di due secoli dal Concilio di Trento che, di fatto, aveva proibito la lettura in volgare della Bibbia, l'abate Antonio Martini, anche su invito del papa Benedetto XIV, tradusse la Bibbia in italiano. Si tratta di una traduzione condotta sulla Vulgata e non sui testi originali; ciononostante, questa traduzione, premiata anche dall'Accademia della Crusca, ebbe grande successo.

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